Un manifesto appena affisso è "Cronaca"
e il manifesto che gli sta sotto diventa subito "Storia"

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Sul tabellone delle affissioni, così, manifesto dopo manifesto,
in un certo senso si stratifica la Storia
"Sfogliando e scavando" questo piccolo ma significativo "volume" di avvenimenti,
strappando cioè lembi di manifesto, dalla superficie in profondità,
si può leggere il corso oggettivo degli eventi attraverso il tempo
e si possono portare alla luce sequenze di piani iconografici diversi,
con correlazioni di grande interesse documentale e forte capacità evocativa.
Il tabellone delle affissioni, con la sua stratificazione di avvisi, appelli, proclami, ecc.,
può essere assunto, pertanto, come "simulacro di Storia",
oltretutto in continua trasformazione ed evoluzione.
Il Manifesto pensato per il Festival "Cinema e Storia" è stato affisso su questi tabelloni-simulacro,
non solo come annuncio di un nuovo evento,
il Festival appunto, ma anche, con preciso riferimento al soggetto della manifestazione,
come occhio-obiettivo aperto sulla Storia, capace di guardare in profondità.
Il Manifesto, infatti, attraverso l'ampia apertura circolare presente al centro,
consente di vedere il manifesto sottostante e, attraverso strappi successivi, anche quelli antecedenti.
Si sono ottenuti così manifesti tutti differenti tra loro, in quanto sempre diversi sono sia i manifesti sottostanti,
che gli strappi su di essi effettuati.
Lo strappo dei manifesti (atto solitamente proibito),
lo scavo cioè di strati sovrapposti di superfici cariche di significati, riferimenti, immagini, forme, segni, colori, ecc.,
può essere "atto creativo",
pieno di scoperte, provocazioni, scelte, ecc. e può, quindi,
essere vissuto anche come "fatto artistico".

MANIFESTO - fustellato -
Repubblica di San Marino
cinema e storia - meeting internazionale - 1996 - 1997 - 1999


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